Than Tu ieri ha pianto ininterrottamente per circa due ore. Si è calmata durante il tragitto di ritorno dall'hotel perchè Mattia le ha cantato una ninna nanna in macchina. L'abbiamo svegliata per farle la foto del passaporto e ovviamente ha riattaccato la sirena. Il top del delirio è stato in albergo prima di prepararci per la cerimonia, quando non voleva saperne di stare calma e Mattia siccome lei piangeva ha cominciato a piangere pure lui. Nel frattempo il papà era andato a comprare il passeggino col referente e così io ero sola con due belve disperate.La mamma non sapeva bene chi tenere in braccio perchè piangevano tutte e due!
Ovviamente non è stato possibile cambiarci per la cerimonia!!
Il delirio, non si sa bene per quali strane alchimie si è calmato e così siamo riusciti a fare la cerimonia senza pianti sembrando (ed essendo) davvero una bella famiglia!
Alla cerimonia ha presenziato la tata di Thanh Tu che l'ha salutata ed è andato tutto bene.
Un'altra bella sorpresa è stato vedere che il giudice che ci ha uniti insieme era lo stesso giudice che ci ha uniti con Mattia.
Insomma giornata intensa ma veramente bellissima!
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Stanchi tanto!!!! Ma felici!!! voglio fare un EVVIVA alla vostra perseveranza che ha saputo resistere alle lentezze burrocratiche e vi ha premiato con due gioielli stupendi!!!
RispondiEliminaStanchi tanto!!! Ma felici!!! Devo fare un elogio alla vostra perseveranza che ha saputo resistere alle lentezza burrocratiche e in fine vi ha premiato con due stupendi bambini, che sono poi i miei nipotini.
RispondiEliminaStanchi tanto,ma filici, devo fare un evviva alla vostra perseveranza che ha saputo resistere alla lentezza burrocratica e vi ha premiato con due stupendi bambini.
RispondiEliminaSiete una famiglia splendida!!!! Voglio a casa subitissimo le mie 4 perle.
RispondiEliminaBeh, direi che ve la state cavando egregiamente, Than Tu è magnifica , e Linda che sta guardando il blog con me non ha ancora realizzato bene, e ha detto : chi è " quella ". Buon proseguimento e non spaventatevi dei pianti.
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